L’ ideazione, la produzione e il marketing di beni e servizi richiedono sempre più spesso la ricerca di “soluzioni” creative, così come nei processi di negoziazione e risoluzione dei conflitti la capacità di generare opzioni creative è uno degli elementi importanti per conseguire risultati efficienti. Le persone, con il loro patrimonio di conoscenze pratiche e teoriche, diventano allora una delle risorse più importanti per le prestazioni aziendali. D’altra parte, appare con sempre maggiore evidenza che il possesso di un aggiornato know-how è solo la metà del problema: l’altra metà riguarda la capacità di farne un uso creativo. In questo contesto è importante il potenziamento delle capacità creative dei singoli individui e dell’organizzazione nel suo complesso.
Studiare la creatività e imparare a essere creativi è quindi l’ultima e più recente sfida che si pone agli individui e alle imprese; come accade per tutti i temi nuovi, pochissimi sono i riferimenti: la letteratura organizzativo-gestionale offre certamente qualche sparso elemento di riflessione, ma manca completamente un approccio organico al tema della creatività. Anzi, pensare alla creatività come a un dono individuale è stato per lungo tempo un luogo comune. Si può invece imparare a essere creativi, come dimostrano non solo recenti studi teorici, ma anche e soprattutto una serie di ricerche empiriche e alcune esperienze di insegnamento svolte nelle più famose “business school”.
I contenuti del corso sono di tipo multidisciplinare e riguardano:
La discussione di numerose applicazioni e casi aziendali e una serie di esercizi guidati completano il percorso formativo.